Edoardo Fraioli, in arte Edo, Edo del Maritozzo Rosso. “Il Maritozzo Rosso è un sogno – spiega Edoardo – che il contest lanciato da This is Food 2016, con il supporto di Nastro Azzurro, ci ha permesso di realizzare”. This is Food è l’evento gastronomico che, per il quarto anno, mette in mostra, alle Officine Farneto, le realtà gastronomiche più innovative della scena capitolina. Molti i ristoranti presenti all’appello, che per l’occasione hanno dato vita ad una versione temporary dei loro spazi, dalle nuove aperture come Retrobottega e Zum, acronimo di zucchero-uova-mascarpone, a quelle che ancora non ci sono state, come nel caso di Downing Square, Tartare Bar che aprirà in Piazza Sallustio, giovedì 9 giugno.

In vista dell’evento, per il secondo anno, è stato lanciato il contest Container. Container è stato il contenitore, la cornice di due delle tantissimi idee-progetto che nelle settimane precedenti This Is Food sono state vagliate da giurati del calibro di Roy Caceres, Gino Sorbillo, Giulio Terrinoni, Vincenzo Pagano e Dario Laurenzi. Il 28 e il 29 giugno, infatti, nel cortile delle Officine Farneto, erano solo le sart-up di Lorenzo Scatigna, Pane e Frittate e quella di Edoardo Fraioli, Maritozzo Rosso, ad essere presenti.

A vincere, il container di Edoardo, con più di seicento maritozzi venduti in due giorni. “É stata una gioia immensa – racconta– non solo veder concretizzare ciò che prima era solo nella nostra mente, ma anche aver la possibilità di farci conoscere, di far apprezzare le nostre creazioni ad esperti del settore, amatori o semplici curiosi. È stato emozionante veder le persone tornare per averne ancora. Si dice che il bello di un viaggio non sia la meta, ma il percorso fatto per raggiungerla, ecco, per noi è stato così.” Edoardo è laureato in informatica, lavora per una multinazionale e ha la passione per il cibo. E la birra artigianale. “Ho scritto un libro, qualche anno fa, “Cruda e Crudo” in cui mi inoltravo in un terreno fino ad allora quasi vergine, per lo meno in Italia: abbinamento birra – cibo che non sia pizza. La birra artigianale è un prodotto di qualità, un prodotto che non ha nulla a che invidiare al vino, per cui possono essere studiati abbinamenti con i cibi più variegati, dai più delicati, come potrebbe essere una tartare di branzino e avocado, al Maritozzo Rosso per antonomasia, un maritozzo tagliato a metà e farcito con coscia d’anatra e pomodorini confit alla maggiorana, rucola e maionese di arancia senza tuorli”.

Il nome ricorda il cortometraggio animato del 1950 in cui Duffy Duck, stufo dei soliti cartoni animati, propone al dirigente della Warner Bros. J.L. una sceneggiatura drammatica, in cui, sotto le mentite spoglie del fantomatico eroe Maritozzo Rosso, è deciso a salvare la sua bella dalle grinfie del granduca Silvestro. “La mia missione – racconta Edoardo – è offrire al pubblico una proposta che sia al contempo fast&healty. Dove il risparmio non sia a discapito delle calorie, ma dell’approssimazione. Siamo arrivati al Maritozzo Rosso dopo una lunga ricerca, una ricerca volta non solo al prodotto, ma soprattutto all’eccellenza di questo. Per i maritozzi, ad esempio, scegliamo quelli di un’Azienda Agricola di Lariano, conosciuta orami tanti anni fa al Mercato organizzato da Campagna Amica, al Circo Massimo. I maritozzi sono quelli classici, con un tantino di dolcezza in meno. Un domani, ci piacerebbe poterli produrre da noi, ma anche in quel caso, mai e poi mai ne stravolgeremmo la ricetta, che anzi riteniamo sia proprio lei, con la sua anzianità, a dar lustro al progetto. Per il resto, scegliamo ingredienti di qualità e cotture che ne esaltino il gusto, per l’anatra abbiamo scelto una cottura a bassa temperatura, in modo che, mantenendo all’interno i suoi liquidi, rimanga al contempo morbida e saporita”.

La start-up di Edoardo Fraioli ha vinto il contets Container e con la vittoria un piccolo incentivo economico per dar vita ad un progetto più ampio, che non duri due giorni, ma che nella sua location rossa-carta da zucchero sia disponibile a tutte le ore per affamati di buono, bello e sano.

Martina De Meis