Amazon: 1200 posti di lavoro vicino Roma
Amazon si avvicina più che mai a Roma e lo fa offrendo 1200 posti di lavoro con vari tagli professionali. Jeff Bezos ha scelto la provincia di Rieti per il suo secondo centro di distribuzione in Italia dopo quello di Piacenza, ma in realtà il polo logistico di Passo Corese all’interno del comune di Fara Sabina è ad appena venti minuti d’auto dalla parte nord – est della Capitale. L’annuncio del marchio, colosso dell e-commerce americano, ha subito fatto scaldare i motori dell’economia laziale accendendo la speranza di chi, soprattutto giovani, sogna un lavoro stabile.
Sottomettere la propria candidatura è facile: per chi infatti intende candidarsi a ricoprire le postazioni che la multinazionale aprirà, con probabilità, nell’estate del 2017 per essere a pieno regime in tre anni, è sufficiente cliccare sul sitowww.amazon.jobs/it, inserendo il curriculum e rispondendo alla posizione che più si avvicina ai propri requisiti professionali. Le domande saranno esaminate dagli uffici di Amazon e la selezione dei candidati sarà effettuata dal personale della multinazionale senza interposta azienda.
L’offerta, variegata dai lavori più specializzati a quelli più generici, si annuncia diversificata e in grado di soddisfare più richieste: dalle meno qualificate alle più specializzate. Serviranno addetti al magazzino, che si occupano di stoccare e confezionare i prodotti; addetti al carico che in base ad uno specifico algoritmo matematico, capace di far risparmiare tempo, preleveranno e registreranno le merci da spedire; addetti al ricevimento e allo stoccaggio delle merci che arriveranno nel centro di distribuzione. In questo caso, generalmente, la formazione viene effettuata internamente all’azienda. Una struttura così all’avanguardia, tuttavia, per funzionare ha senza dubbio bisogno anche di responsabili di logistica, tecnici, ingegneri, figure specializzate in sicurezza e controllo di qualità, amministrativi, esperti in risorse umane. Spazio anche nell’ambito della mensa e del settore delle pulizie, che potrebbe (il condizionale è d’obbligo) non essere gestito direttamente dalla multinazionale. Il traguardo delle mille200 postazioni lavorative sarà raggiunto entro tre anni dall’apertura, un tempo stimato in base alle proiezioni di crescita della domanda dei clienti e del catalogo Amazon, che oggi offre 136milioni di prodotti.
L’attivazione di una serie di tecnologie d’avanguardia, volte a rendere ulteriormente efficienti i servizi di consegna merci, potrebbero costituire un’ulteriore novità a partire da Amazon Flex, l’applicazione, già in uso negli Stati Uniti, che offre a chiunque la possibilità di guadagnare, consegna dopo consegna, diventando fattorino in proprio, magari anche solo durante il tempo libero. L’app, sfruttando la localizzazione della posizione, permette agli iscritti di ritirare la merce dai depositi e di consegnarla ai clienti impiegando tempi velocissimi: ormai è garantita un’ora dall’ordine, ma Bezos vuole scendere addirittura a 30 minuti.
Giulio Pantalei