Hide Vincent: l’elegante esordio di una voce delicata
Hide Vincent è un progetto nato a Salerno dai percorsi musicali di Mario Perna, oggi al debutto con un disco che porta il suo nome edito da Imakerecords.
La ricerca dell’emozione primordiale del suono è racchiusa in dieci tracce che si rincorrono nel tentativo di narrare l’essenzialità delle cose. La musica nelle mani e nella voce di Hide Vincent parla di nascita, di sete, di violenza, di paura, di rapporti famigliari, di ricordi: è il racconto di un uomo solo in mezzo al suo universo, in mezzo al tempo che scorre inesorabile, come è possibile ascoltare nell’intensa Black Poetry.
Le atmosfere dell’album ci portano vicino ad artisti come Damien Rice, in primis poiché presente anche nella cover “Delicate”, e poi Kings of Convenience, Sun Kil Moon, Ben Howard, senza dimenticare le lezioni eterne di maestri come Nick Drake, Jeff Buckley ed Elliott Smith: un cantautorato fragile e puro, insomma, fatto di suoni semplici, grezzi, taglienti, che in alcune timbriche e soluzioni ricorda anche il nostrano Wrongonyou.
L’album è stato registrato e arrangiato presso IMRecording Studio, con la partecipazione di Sharon Viola (violoncello), Francesco Tedesco (basso) e Riccardo Iannaccone (batteria).
Hide Vincent è disponibile in tutti i negozi di dischi e su tutte le piattaforme digitali a partire da gennaio 2017, anticipato dall’uscita del videoclip del primo singolo estratto, Blood Houses, diretto dallo stesso Hide Vincent e Indiba Film.
La traccia: A Time Before the End, delicata e malinconica ballata, racchiude tutta la disillusione della presa di coscienza che qualcosa stia per giungere alla sua inevitabile fine.