L’Angelo Mai si tinge di Psych: The Winstons + Richard Sinclair. 01.04.2017
I The Winstons, realtà seminale dell’avanguardia psichedelica italiana, avranno esclusivamente per la data Romana del primo aprile all’Angelo Mai l’onore di ospitare una Special Guest di valore assoluto, musa della scena di Canterbury, Mr. Richard Sinclair, leader della band progressive inglese Caravan!
I Caravan erano una band inglese del 1968, essenziale per la scena di quel rock progressivo denominato “Canterbury”. Insieme ai Soft Machine, depositari di uno stile maggiormente basato sulla fusion e sulla sperimentazione, rappresentano i due filoni principali della corrente musicale nota come scena di Canterbury.
La band, capostipite del filone melodico di questo movimento, ha influenzato diverse band progressive degli anni settanta come i Camel.
Nel 1963 il quindicenne Richard Sinclair si unisce ai due fratelli Brian e Hugh Hopper per formare i Wilde Flowers, i progenitori del sound di Canterbury. Negli anni successivi ruotano all’interno della band diversi musicisti di spicco, tra i quali Robert Wyatt, Kevin Ayers, Dave Sinclair, cugino di Richard, Pye Hastings e Richard Coughlan. Il gruppo registra diverse canzoni e si esibisce anche dal vivo. Nel 1966 Wyatt, Ayers e Hugh Hopper si uniscono al chitarrista australiano Daevid Allen ed al pianista/organista Mike Ratledge per formare i Soft Machine.
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THE WINSTONS
with member of Pj Harvey, Calibro35 and Afterhours
The Winstons band:
Enro Winstons – Enrico Gabrielli from CALIBRO 35 – PJ Harvey keyboards, flute, saxophone, voice
Linnon Winstons – Lino Gitto: voice, drum, keyboards (Ufovalvola)
Rob Winstons – Roberto Dell’Era from Afterhours: Voice and Bass
Navigando il battello Winstons sulle pericolose acque dell’improvvisazione e dell’anarchia, i fratelli Linnon e Rob approdano nella vecchia Londonium senza strumenti di bordo e carte di navigazione musicale per raggiungere Enro Winstons che si trova nel mezzo delle reharsals con altri ufficiali di alto bordo dell’amica Polly.
Nello spazio di tre giorni tra una performance lastricata e blitz pirateschi notturni riescono a raggiungere il cottage del tubolare Luke Oldfield che in qualche oretta li aiuta a registrare su nastro nautico 2 brani.
Giulio Pantalei