Prosegue l’epopea Stadio Tor di Valle: nove arresti e il progetto si ferma
Tangenti e procedure amministrative illecite intorno alla costruzione dello Stadio a Tor di Valle portano così all’arresto di nove persone, tra queste spicca il nome del Presidente di Acea Luca Lanzalone, il costruttore Luca Parnasi proprietario della società Eurnova che stava realizzando il progetto dello Stadio, l’ex assessore regionale all’Urbanistica Michele Civita (Pd) e il vicepresidente del Consiglio regionale della Regione Lazio Adriano Palozzi (Coordinatore Forza Italia nella Provincia di Roma). Gli indagati sono complessivamente 27, tutti con l’accusa di abuso d’ufficio e falso in atto pubblico. Le indagini hanno toccato anche il presidente del Gruppo 5 Stelle in Campidoglio Paolo Ferrara e il presidente dell’Ordine degli avvocati di Roma Mauro Vaglio, anche lui vicino al Movimento pentastellato.
Lanzalone agli arresti domiciliari
Considerato uno dei padrini del progetto Stadio Tor di Valle, Lanzalone ha seguito in veste di consulente della giunta 5 Stelle, l’acquisto dei terreni di Tor di Valle che passavano della società Sais della famiglia Papalia alla società Eurnova dell’imprenditore Luca Parnasi. Il Presidente Acea è ora è agli arresti domiciliari. La sua mediazione aveva portato alla modifica del progetto iniziale con una riduzione delle cubature degli immobili extra e la cancellazione dei grattaceli che sarebbero stati costruiti nella zona limitrofa allo stadio.
A insospettire la squadra del procuratore Mario Dovinola è stata l‘anticipazione voluta nella definizione della transazione inizialmente prevista per il dicembre 2013, ma poi di tutta fretta anticipata al giugno dello stesso anno. Da lì la magistratura ha scovato una serie di rapporti illeciti tra politici del Comune di Roma e imprenditori che avrebbe portato ad un giro di mazzette e speculazione edilizia. Lanzalone nello specifico è accusato di aver ottenuto dal gruppo Parnesi la promessa di consulenza per un valore di 100.000 euro. Le indagini hanno poi rilevato che il capogruppo 5S Paolo Ferrara avrebbe ottenuto dal Parnesi la promessa di una riqualificazione del lungomare di Ostia.
Il progetto in stop
Dopo il blitz il progetto, un investimento che si aggira intorno al miliardo di euro è fermo in attesa di nuove direttive. La sindaca Raggi commenta «chi ha sbagliato pagherà» e spera che il progetto possa andare avanti, ma nel frattempo il Campidoglio blocca la maxi-variante e congelare la procedura.