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Fossacesia: al Supporter spopola il “Perché no”, chef Agabitini

di Roberta Maresci

Caldo freddo, croccante morbido, carne pesce, prodotto ricco e povero: è la filosofia del “perché no”, chef Simone Agabitini che spopola al Supporter Deluxe Hotel di Fossacesia (Chieti). Ha esperienza da vendere e gran voglia di fare Simone, che nel menu punta sul “plin Imperia”. Dove il plin strizza l’occhio alla tradizione torinese che proprio nel “suono” del plin fa riferimento al pizzicotto con cui si chiude il ripieno all’interno della pasta fresca. Pizzicandone delicatamente le estremità. Ma in Abruzzo, Agabitini ha aggiunto al ripieno del nero di seppia, farcendo la pasta, croccante, con della besciamella con gambero locale e della salsa al gorgonzola mista a caviale. L’impasto? Somiglia a quello ce faceva insieme a nonna Imperia da piccolo: “Con nonna Imperia facevamo gnocchi e tagliatelle. Mentre con nonna Rosa facevamo dei mini-cappelletti spendendo giornate intere. I loro insegnamenti li riporto nella mia cucina del Puro Restaurant del Supporter Deluxe Hotel”, spiega lo chef, un diploma delle magistrali in tasca ed esperienza da vendere nei migliori ristoranti di Londra. “Non ho deciso di fare questo mestiere. Questo mestiere mi è capitato. Mi sono innamorato della cucina. Ho fatto le magistrali, volevo fare l’insegnante e mi piacevano i bambini. Finita la scuola sono andato a Firenze, dove ho fatto l’agente di commercio. Trascorsi 3 anni, preso dalla noia, ho deciso di partire e fare una piccola esperienza di 6 mesi a Londra per poi partire per il Canada. Arrivato a Londra mi sono reso conto che l’esperienza era utopica, perchè non sapevo parlare inglese, non avevo nessuna esperienza e ho avuto tante difficoltà, così ho iniziato a lavorare in una cucina a due ore di distanza da dove abitavo. Facevo il pendolare e facevo il lavapiatti. Ho imparato a parlare inglese e mi sono appassionato all’attitudine che c’è in questo mestiere: mai stare fermi, sempre dinamici e creativi. E’ stato però uno dei miei migliori amici a darmi il via come chef: Adolfo de Cecco, vive ancora a Londra e ha il ristorate Casa Fofò, una stella Michelin. Da lavapiatti che ero, sono diventato aiuto cuoco. Mi sono spostato a Londra e ho lavorato con Adolfo fino a quando le nostre strade si sono divise. Ho lavorato anche con Gordon James Ramsay e Jamie Trevor Oliver che mi hanno inculcato una voglia immensa di scoprire i prodotti e portarli a tavola, trasformarli per valorizzarli al meglio. Dopo 10 anni in Inghilterra sono rientrato in Italia, a Fossacesia, per portare le mie esperienze”.

Oggi è cresciuto quel bambino che giocava a impastare farina e acqua con le nonne, l’abruzzese Imperia e la marchigiana Rosa. Oggi quel gioco è diventato un’eccellenza, che ottimamente si sposa agli ingredienti di mare e terra, dolci e salati, caldi e freddi. Inevitabile si attendano grandi riconoscimenti per lo chef, perché l’amore e la cura che profonde nel piatti è semplicemente poesia. Molti parlano della stella imminente, intanto è sotto gli occhi di tutti il pellegrinaggio di buongustai alla corte del Ristorante Puro, di nome e di fatto. Incastonato nel Supporter Deluxe Hotel, che ci si trovi in sala o sotto le stelle al bordo della piscina, qui le buone maniere a tavola hanno trovato casa. Eh sì, è proprio qui che il fair play trionfa, in questo albergo dall’aria chic trasformato a sorpresa nel campo dove si disputa il “gioco corretto” del mangiare sano, buono e locale. Era l’uovo di Colombo ma bisognava arrivarci. Onore al merito al procuratore Donato Di Campli (nonché presidente dell’ente Fiera) e alla moglie Simona Fattore. Insieme sono loro a fare la differenza in questo ambiente total white incorniciato dal paesaggio. Perché l’esclusivo hotel a cinque stelle Supporter Deluxe Hotel è unico nel suo genere in tutta la Costa dei Trabocchi, anche con il su minimalismo raffinato dove Vendome ha preso la residenza. Loro? A dispetto della irregolarità del profilo dell’Adriatico, sono lineari. Al contrario della costa frastagliata dei Trabocchi, sono diretti e immediati, solari, entrambi. Lui? Accoglie i suoi ospiti. A noi è capitato di stringergli la mano al trabocco Punta Rocciosa. Altri lo hanno incontrato nella hall prima di accomodarsi in una delle 25 camere, molte delle quali con vista mare. Simona? L’abbiamo incontrata in piscina, dove per tutta l’estate si consuma la musica al pianoforte, dal vivo, nelle serate ad hoc a bordo piscina. Ma chi vuole può mangiare al ristorante interno, consumare un pre dinner al Rooftop bar, di ritorno dalla spiaggia privata Twin Beach, prima di fare un salto al Supportino o ballare al Supporter Beach. Una cosa è certa: dopo aver portato Biagio Antonacci e De Gregori in coppia con Venditti nel parco villa delle Rose di Lanciano, l’entusiasmo dei coniugi non si placa. Come non si placa l’entusiasmo di tutti quanti lavorano nella realtà Supporter: incredibile! Sono contagiosi: ma provate a pensare a uno staff a lavoro che, nel dopolavoro, sceglie le strutture del Supporter per mangiare, ballare, nuotare o bersi un drink. La storia parla da sé. Altroché fair play. 

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