Sfida al labirinto. La mostra su Calvino a Caracalla a cura di Pantalei e Giustozzi
La sfida al labirinto è il titolo di uno dei più bei saggi di Italo Calvino, uno dei più moderni e visionari rispetto alla contemporaneità in cui anche noi viviamo. Una mostra che omaggia questo titolo, Sfida al labirinto. Calvino, le città, i ritratti di Tullio Pericoli, è stata oggi inaugurata negli spazi senza tempo delle Terme di Caracalla a cura dello scrittore e musicista Giulio Carlo Pantalei e dello storico dell’arte Nunzio Giustozzi. Promossa dalla Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, e organizzata da Electa in collaborazione con l’Archivio Tullio Pericoli, l’esposizione lungo 3 percorsi sarà visitabile dal 25 novembre 2023 al 14 aprile 2024.
Il primo percorso è composto da decine di documenti fotografici e scatti d’autore, molti dei quali inediti, di alcuni dei maggiori fotografi del Novecento − tra cui Sebastião Salgado, Dominique Nabokov, Renate von Mangoldt, Sophie Bassouls, Mario Dondero, Federico Garolla −, accompagnati da numerose citazioni scelte. Insieme consentiranno di attraversare per immagini e parole una mappa sentimentale delle “città visibili” in cui Italo diventò Calvino: Torino, Parigi, New York, Roma e il rifugio di Roccamare, in Toscana.
Il secondo radunerà per la prima volta, nella suggestione di fedeli riproduzioni, tutti i disegni (e i dipinti) che Tullio Pericoli ha dedicato al visionario scrittore − amico sin dagli anni Sessanta, quando illustrò sui giornali alcune novelle cosmicomiche, con il quale condividere riflessioni sull’arte e sulla scrittura − permettendo al visitatore un ipnotico vis-à-vis con i volti di Calvino, trattati come racconti.
Di fronte al nuovo ambiente con vasca aperto quest’anno, la terza e ultima tappa dell’esposizione, con una serie di totem, apre una finestra sul rapporto meno noto tra Calvino, la letteratura classica e l’antichità romana.
Inoltre, per la prima volta il pubblico potrà ascoltare un brillante e ironico gioiello sulla modernità, anche legata alle relazioni sentimentali, che aveva investito l’Italia del boom e dell’incipiente Dolce vita alla fine degli anni ‘50: Turin la nuit o Rome by night, l’ultima canzone − mai incisa al tempo − scritta da Calvino per Cantacronache su musica di Piero Santi, la cui partitura era andata perduta per decenni e che grazie al compositore Giannantonio Mutto e alla cantante Grazia De Marchi, assieme alle ricerche della tesi di dottorato del curatore Giulio Pantalei, rivivrà finalmente “on air” nell’area della mostra.
Un iperbolico viaggio spazio-temporale, insomma, guidato passo passo dagli scritti di Calvino per restituire attraverso una vasta documentazione (spesso rara o inedita) la vita inimitabile di un autore inesauribile, capace di tessere una rete di relazioni umane e professionali con i principali protagonisti della cultura del suo tempo, tanto fitta quanto quella dei suoi meccanismi narrativi. Immortalate da alcuni dei maggiori fotografi del secolo scorso, figure eccezionali come quelle di Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini, Natalia Ginzburg, Eugenio Montale, Fausto Melotti, Elsa Morante, Jorge Luis Borges, Raymond Queneau, Gore Vidal e addirittura Martin Luther King saranno infatti tra le co-protagoniste di questa avventura espositiva nell’universo calviniano e nelle trasfigurazioni uniche nate dal segno inconfondibile di Tullio Pericoli.
“Uno dei più grandi lasciti di Calvino” – dice il curatore, lo scrittore e musicista Giulio Carlo Pantalei – “è l’invito ad affrontare il ‘labirinto’ socioeconomico, geopolitico, culturale e spesso esistenziale in cui viviamo rifiutando le soluzioni semplicistiche e ritrovandoci umani – grazie innanzitutto alle arti – in una ‘immagine cosmica’ che richiede la mappa più particolareggiata possibile”; aggiunge il curatore Giustozzi, noto archeologo e storico dell’arte: “La cifra profonda del rapporto tra Pericoli e Calvino, tra il segno pittorico e il segno letterario, oltre che della loro grande amicizia, è la possibilità straordinaria di trattare le immagini come racconti e viceversa. Un insegnamento ripreso anche da alcuni degli artisti che più li accomunavano come Klee, Steinberg e Grandville”.
Ad accompagnare la mostra nelle librerie il volume Calvino A-Z, a cura di Marco Belpoliti per la collana Enciclopedie di Electa riunisce 146 voci affidate a 56 autori – tra cui che, in forma breve ma in modo estensivo, forniscono una mappa per entrare nel mondo-Calvino, nei suoi libri ma anche nei temi, nelle idee, nelle vicende della sua vita di scrittore.
Maggiori informazioni, orari e modalità di ingresso al sito: https://www.soprintendenzaspecialeroma.it/eventi/una-mostra-su-italo-calvino-alle-terme-di-caracalla_368/