News dalla scena indipendente: Artista Sconosciuto, Rijgs, SpiritSongs, TACDMY
Artista Sconosciuto – Zero Totale
“Hansel e Gretel si sono persi per strada / e per tornare a casa dovranno fare solo cose legali”. Tra ballate di principi azzurri, saracine e favole rivisitate attraverso le onde sonore dei distorsori prende corpo il nuovo e misterioso progetto di Artista Sconosciuto, dal titolo “Zero Totale”, che spiazza piacevolmente l’ascoltatore alternando tracce di puro e baritonale cantautorato con brani touch-and-go, che a tratti ricordano i Luminal dei primi tempi. La traccia: Solo Cose Legali.
RIJGS – The Rijgs EP
I Rijgs sono un ensemble musicale che nasce a Bologna nel 2014. Poco più che ventenni hanno già le idee chiare: lo scopo del progetto è, infatti, coniugare visioni psichedeliche e rumoristiche in chiave minimalista. Il loro primo EP, l’omonimo “The Rijgs”, è un’opera contenente due brani interamente strumentali per un totale di quasi mezz’ora di composizioni tanto marziali nell’incedere quanto eclettiche nel succedersi degli arrangiamenti che le sostengono. La cosa che balza immediatamente all’orecchio dell’ascoltatore è la perizia strumentale, questo vale a maggior ragione considerando la giovane età del quartetto e il fatto che il lavoro sia stato interamente registrato in presa diretta, senza alcuna sovraincisione. Teatro delle riprese è il “Via Industriae Suono” di Foligno, una vera garanzia sonora. La traccia: da ascoltare tutto!
SpiritSongs – Live At Masada
Spiritsongs è un quartetto formato dall’incontro di due dei talenti più in vista del jazz-core-avantgarde newyorkese (che vede in John Zorn il fondatore) Shanir Blumenkranz e Brian Marsella, con due dei musicisti più rappresentativi del jazz-core italiano, Alberto N. A. Turra e Sergio Quagliarella.
L’unione, avvenuta in circostanze fulminee, ha immediatamente generato un’affinità di intenti che senza intoppi ha portato una musica che ha tra i suoi principali ispiratori il Coltrane di “Interstellar Space” o “A Love Supreme”, il Pharoah Sanders di “Tauhid”, Sonny Sharrock, e che trova la sua massima espressione nello sforzo di creare musiche e rituali di invocazione a spiriti trascendenti delle più disparate provenienze (addirittura interstellari).
Quello che (molte delle tribù di indiani d’America chiamano) il Grande Spirito ha ben voluto che accadesse con questo incontro è documentato da questo disco live, testimonianza del concerto tenutosi al Masada Club di Milano il 10 novembre 2015 a seguito di poche ma molto intense ore di prove. Questo album di esordio è pubblicato dalla nota etichetta italiana Setola Di Maiale. La traccia: Lord of the Creator, che chitarre signori!
TACDMY /The Academy/ – Drunk Yoga Velvet Club
Un mix di dance ed elettronica intelligente, sonorità giuste, elettroniche e testi semplici ma non banali, è questa la miscela che rende i TACDMY un progetto da tenere sott’occhio per il presente e per il futuro. La componente più colta della band sembra attingere soprattutto nelle parti vocali dai Radiohead di “Lotus Flower”, senza perdere di vista un groove più tipicamente da dancefloor e da club raffinato, trovando forse qualcosa di simile nelle soluzioni migliori degli ultimi lavori dei Coldplay (non le hit da classifica, insomma). Quando meno lo si aspetterebbe chitarre acustiche e slide appaiono a dare maggiore sostanza alla parte strumentale, ottima cosa! La traccia: almeno due, It’s Always Like, Pray the Lord.
Giulio Pantalei
https://www.facebook.com/panta2015/