Attualità

Acqua di Firenze

Il marchio Acqua di Firenze  si rifà alla formula della prima acqua profumata moderna, all’origine di tutte le altre acque profumate.

E’ quell’acqua profumata che Caterina de’ Medici, avvalendosi del suo profumiere e guantiere personale, Renato Bianco, portò nel XVI secolo alla corte di Francia. Una formula segreta, riscoperta con complessi studi, basata sull’essenza di otto fiori, tra cui certamente quelli tipici di Firenze,come l’iris, la rosa o il gelsomino. A quei tempi il numero 8 veniva considerato quello ideale per creare l’incantesimo della felicità e della bellezza.

Il maggior segreto che rende unica la limitata e curatissima produzione di Acqua di Firenze® risiede nel proporre il vero valore delle essenze rinascimentali, e cioè usare il profumo come  spunto straordinario per la ricerca personale della bellezza e della felicità.

Una produzione di essenze per la persona e fragranze d’ambiente, costruita non solo sugli otto fiori ma anche sugli otto personaggi che si muoverebbero sotto la supervisione di Cupido nella Primavera di Sandro Botticelli, a cui si aggiungono i tanti simboli architettonici di Firenze a forma di ottagono, dal Battistero alle Cappelle Medicee, dalla Tribuna degli Uffizi alla camera ottagonale di Leonardo da Vinci, una invenzione di cui abbiamo testimonianza soltanto negli scritti che ci sono pervenuti: una stanza ottagonale a specchi che garantiva al pittore di vedere le migliori prospettive di sé stesso e quindi di dipingersi con grande precisione.

Ecco perché per Acqua di Firenze® si è deciso di creare una capsula dagli stilemi artistici basata su un doppio quadrato, un codice simbolico che arriva dall’Antichità. Il numero quattro ed il quadrato simboleggiano infatti la materia, la terra, mentre il cerchio simboleggia Dio. La forma ottagonale costituisce, per contro, la via di mezzo tra il quadrato e il cerchio, è il punto di equilibrio tra materia e spirito, come se soltanto in questa forma si incontrassero umanità e divinità e, in epoca rinascimentale, aveva anche una profonda valenza talismanica. Due quadrati sfalsati, ruotati, che si trovano per esempio nella Chiesa di San Miniato come pure nella Loggia del Bigallo.

Un flacone dove non poteva mancare il Giglio, simbolo cittadino, l’Oro, il Turchese, il Rosso e l’Azzurro, colori carichi di significati e di simbolismi, a cui sono stati applicati Otto Swarovski, naturalmente questo è il numero scelto per adornare la capsula, da cui si accede a un modo di profumi che richiamano la storia.

Come l’etichetta ispirata agli angoli, in forma stilizzata, delle volute a tarsie marmoree ideate dall’Alberti per la facciata della chiesa di Santa Maria Novella, capolavoro assoluto in cui convivono elementi romanici, gotici e rinascimentali.

Insomma in un linea di essenze e di profumi si scopre non solo la storia di Firenze, bensì quella dell’intero mondo dei profumi. Che partì tutto da otto elementi.

 

Troverete  tre collezioni di profumi: i Gioielli, di cui fa parte Inferno o l’Homo Novus, La Bellezza dell’Amore e Arte in Natura, a cui si aggiunge la nuova fragranza per ambiente dal nome piuttosto evocativo, Anima Mundi.

Scoprite tutte queste essenza su www.acquadifirenze.com

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