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Cooking for Art e i migliori giovani chef di centro e sud Italia

Gli scorsi 25, 26 e 27 giugno, si è tenuta, nel contesto del Birròforum, presso il Lungotevere Maresciallo Diaz, l’undicesima edizione di Cooking for Art, manifestazione organizzata da WITALY s.r.l., ed i suoi fautori Luigi Cremona, uno dei critici gastronomici più autorevoli d’Italia, e la giornalista Lorenza Vitali.

Cooking for Art, che da più di dieci anni, decreta il migliore chef e il miglior pizza chef emergente d’Italia, quest’anno, per la prima volta, ha visto anche la partecipazione della Sardegna.

La tre giorni capitolina ha decretato i finalisti di centro e sud Italia, che il 22, 23 e 24 Ottobre, alle Officine Farneto, andranno a sfidarsi con i loro compagni/avversari del nord, già eletti a Milano, durante la versione settentrionale di Cooking for Art, il 28, 29 e 30 Novembre 2015: Francesco Brutto, dell’Undicesimo Vineria di Treviso, per il nord-est e Marcello Tiboni della Locanda Walser Schtuba, nell’Alta Val Formazza, per il nord-ovest.

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Dei venti ragazzi in gara, tutti rigorosamente sotto i trenta, solo tre sono stati i fortunati a passare la rigida ed attenta selezione di una giuria composta da chef ed esperti del settore. Per il centro, la palma del vincitore è stata assegnata in ex aequo a Giuseppe Lo Iudice di Retrobottega e a Ciro Scamardella di Metamorfosi, mentre, per il sud, è stata una giovane donna ad aggiudicarsi il premio di finalista, lei è Isabella Potì del neonato Bros di Lecce. I ragazzi, nella serata di lunedì, sono stati chiamati a cucinare, ognuno, due ricette, una a tema libero, l’altra usando, obbligatoriamente il caffè Lavazza e almeno uno, a scelta, degli ingredienti contenuti nella mistery box: carne dell’Azienda Agricola La Granda, pasta del Pastificio dei Campi, Parmigiano Reggiano, miele e colatura di alici dell’Acqua Pazza di Cetara. Ad essere premiati, nell’ultima serata del Cooking for Art Roma, sono state le alici alla scapece e i cavatelli mantecati al Caffe di Giuseppe Lo Iudice, la “scarola a modo suo” e i tacos al caffè ripieni di tonno di maiale di Ciro Scamardella e infine la barbabietola ai frutti rossi e sambuco e il semifreddo al caffè accompagnato da crumble di olio e parmigiano e cialda di miele croccante della giovane Isabella Potì. I piatti sono stati vagliati dai giudici ed assaggiati dai visitatori, che hanno avuto anche la possibilità di testare i migliori prodotti del made in Italy messi a disposizione dai cinquanta espositori selezionati per l’evento, comprendenti aziende agricole, oleifici, aziende vitivinicole e molto altro.

Lunedì 27 giugno, oltre alla finale giocata tra gli chef, hanno avuto luogo anche le esibizioni di pizzaioli del calibro, per citare solo quelli romani, di Stefano Callegari e Gabriele Bonci, che hanno messo la loro maestria a servizio di show, in cui unica protagonista è stata appunto la pizza.

Novità assoluta di quest’anno è stata il premio delle migliori cento botteghe di Roma. Queste, sono state scelte in base a dei parametri che un negozio di qualità deve necessariamente possedere: la capacità di selezionare grandi prodotti, quella di scoprire piccole produzione e promuoverle sul territorio e quella di saper consigliare i clienti. Mentre la migliore bottega di Roma è stata decretata da una giuria popolare in base al voto sui social dell’evento, una giuria di esperti presieduta da Lorenza Fumelli ha avuto l’onere e l’onore di assegnare i tre premi speciali, rispettivamente per il miglior servizio al pubblico, per la miglior ricerca e selezione delle materie prime e per il miglior locale.

Ora, non rimane che aspettare ottobre, per scoprire chi sarà il nuovo giovane chef ad essere eletto il migliore d’Italia.

Martina De Meis

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