Così è abbastanza indie? – Panta
Così è abbastanza indie? si e ci chiedono provocatoriamente i Panta, giovane band romana nata tra l’EUR e Spinaceto. Il brano è disponibile da ieri su Spotify e You Tube (link sotto) e si presenta come un brano ipnotico e pieno di energia, che tra un basso e batteria martellanti e un vero e proprio tripudio di chitarre elettriche, riporta alla memoria l’INDIE nell’accezione più Rock del termine, di certo non quella a tratti eccessivamente pop e dal successo effimero che siamo stati abituati a sentire negli ultimi tempi.
Certo c’è ambizione e irriverenza, non lo si può negare, ma al tempo stesso c’è molta sostanza e anche molto divertimento: i ragazzi sanno suonare e si sente, i testi sono pungenti ma anche profondi, l’ascolto non risulta mai troppo superficiale o troppo pesante – evento raro oggigiorno -. I modelli sono perciò quelli di Arctic Monkeys, Strokes, Interpol e Franz Ferdinand, ma il cantato in italiano mixa il tutto con una buona dose di Lindo Ferretti, Afterhours, I Cani e perché no, qualche punta di Battiato, rendendo la proposta musicale qualcosa di davvero originale nel panorama musicale nostrano oggi.
Insomma, se i Panta sono il lato oscuro dell’Indie italiano, abbiamo ufficialmente il pezzo “dark & dance” dell’estate italiana, anche se gli italiani ancora non lo sanno.
Il video:
Continua inoltre la proficua collaborazione con Valerio Bulla, grafico di buona parte dell’Indie italico e bassista de I Cani, che dopo la precedente “Amaledirechelami” ha curato in salsa astratta e noir la nuova copertina:
Nato a fine 2015, il progetto Panta ha saputo fondere Indie, New Wave, immaginario letterario e cantautorato italiano con una miscela piuttosto singolare nel panorama indipendente nostrano, che ha riscosso un immediato riscontro di pubblico conducendo la band a suonare più di 100 concerti in meno di due anni in alcune tra le più importanti venues in Italia – dal Monk di Roma al Teatro dei Rinnovati a Siena sino a Piazza del Duomo a Milano – e procurando collaborazioni ed aperture ad artisti quali Carlo Verdone, Pierpaolo Capovilla, Giorgio Canali, Kutso, Motta e Andrea Ruggiero, tra gli altri.
L’attitudine per la dimensione live fa notare il gruppo anche fuori dai confini nazionali come testimoniato dall’elezione a Youth Ambassador in Italia per ONE, l’ong fondata da Bono Vox, che li porta ad avere uno stand allo Stadio Olimpico prima dei concerti del “The Joshua Tree Tour 2017” di U2 e Noel Gallagher’s High Flying Birds, oltre alla chiamata della David Lynch Foundation in Italia per la creatività giovanile e la meditazione direttamente da David Lynch a Lucca, lo scorso giugno 2017. Oltre al primo EP “Cause/Effetti” pubblicato nel Giugno 2016, la stretta connessione con un immaginario letterario, inoltre, è stata consolidata con la pubblicazione per Arcana edizioni del volume Poesia in forma di Rock nel Settembre 2016, con la prefazione di Paolo e Carlo Verdone, caso approdato fin sulle prime pagine di alcuni tra i maggiori quotidiani nazionali (L’Unità, Il Corriere della Sera, Il Venerdì di Repubblica, et cetera) e già in ristampa.
La band ha ultimato la lavorazione del primo album presso il The Lab – Music Nest di Valerio Cascone (Il Muro del Canto, Giancane, Ozaena) insieme ad Andrea Ruggiero (Motta, Zucchero, Micah P. Hinson), Diego Buongiorno (Natalie Imbruglia, Giorgia, Sabina Sciubba) Alessandra Perna (Luminal, Afterhours), Valerio Bulla (I Cani), e la presenza speciale di Paolo e Carlo Verdone.
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Alessandro Carloni