Esenzione IMU e TASI per gli alloggi occupati
di Gianluca Pignataro
A Roma il fenomeno delle occupazioni abusive è particolarmente significativo, ma anche in Italia i palazzi occupati senza titolo sono un‘enormità: le stime parlano di non meno di 50 mila, ma il fenomeno è difficilmente censibile per sua stessa natura. Con due sentenze simili (n. 25506 e 26532/2017) la commissione tributaria provinciale di Roma, si è pronunciata riconoscendo l’esenzione da IMU e TASI.
Una società che di fatto aveva perso da anni la possibilità di poter disporre del proprio stabile, dopo che lo stesso era stato occupato abusivamente, aveva chiesto al Comune di poter avere riconosciuta l’esenzione totale del pagamento dell’IMU. A seguito del pare negativo del Comune, l’azienda dopo aver provveduto a versare quanto dovuto a titolo di IMU, per non dover soccombere alle sanzioni che le sarebbero state applicate per il mancato pagamento dell’imposta, ha poi presentato istanza di rimborso contestando l’insussistenza dei presupposti di fatto e di diritto che determinavano la pretesa tributaria.
Il nuovo principio sviluppato dai giudici tributari per escludere IMU e TASI a carico del proprietario è importante ed è una prima vittoria fiscale per i proprietari di alloggi occupati da abusivi. Infatti le imposte locali sul mattone determina la legge e ha confermato la Cassazione, sono dovute per la proprietà o altri diritti reali sugli immobili a prescindere dall’utilizzo. La sentenza dei giudici della commissione tributaria provinciale di Roma che si è espressa a favore del contribuente è giunta dopo un’altra sentenza dei magistrati ordinari del tribunale di Roma che nel caso di specie ha riconosciuto l’obbligo per il Viminale di risarcire per gli affitti non percepiti un’altra società proprietaria di un immobile occupato.