I giovani ambasciatori di ONE alla Conferenza Nazionale della Cooperazione allo Sviluppo
Ventuno “Youth Ambassadors” hanno partecipato in veste di giovani attivisti anti-povertà per The ONE Campaign alla Conferenza Nazionale della Cooperazione allo Sviluppo, tenutasi nelle giornate del 24 e 25 gennaio all’Auditorium Parco della Musica Roma.
Ai margini della conferenza, organizzata dalla Farnesina con l’obiettivo di “favorire la partecipazione dei cittadini nella definizione delle politiche di cooperazione allo sviluppo”, una delegazione di altri 21 Youth Ambassador italiani di ONE hanno incontrato il Vice Ministro con delega alla cooperazione Mario Giro per rivolgergli un importante appello: il governo italiano deve garantire rappresentanza politica alla conferenza di rifinanziamento del Partenariato Mondiale per l’Istruzione (GPE) il prossimo 2 febbraio a Dakar, Senegal, e annunciare uno stanziamento di 50 milioni di dollari.
Il GPE è un fondo internazionale che promuove l’istruzione nei Paesi in via di sviluppo e che, se pienamente rifinanziato dai paesi donatori, può contribuire a segnare una svolta decisiva nell’emergenza educativa globale rappresentata dal fatto che 130 milioni di bambine nel mondo si vedono negato il diritto all’istruzione. Come hanno fatto notare gli Youth Ambassador al Vice Ministro, il rifinanziamento del GPE può avere un impatto concreto su milioni di vite, permettendo a ben 26 milioni di bambini di completare la scuola nei paesi in via di sviluppo nei prossimi tre anni.
In merito all’incontro con il Vice Ministro, gli Ambassadors hanno dichiarato: “L’istruzione è alla base dello sviluppo del pieno potenziale umano ma ben 130 milioni di bambine nel mondo non hanno la “fortuna” di vedersi riconosciuto questo fondamentale diritto. È inconcepibile parlare di fortuna quando parliamo della realizzazione di sé. È per questo che ci siamo voluti rivolgere al Vice Ministro Giro, il quale si è dimostrato molto sensibile alla nostra campagna sull’istruzione femminile e ha rinnovato il suo impegno a favore del GPE. Adesso è il momento di passare dalle buone intenzioni ai fatti. Un contributo italiano di 50 milioni di dollari permetterebbe ad oltre 475.000 bambini di completare la scuola elementare e ad altri 165.000 quella secondaria, a 42.000 insegnanti di ricevere una formazione, così come la costruzione di 595 nuove aule e la distribuzione di 5 milioni di libri di testo. Parliamo di risultati straordinari.”
Gli Youth Ambassador di ONE hanno ricevuto l’appoggio di oltre 850.000 persone che hanno firmato una petizione che invita i leader mondiali a garantire il pieno rifinanziamento del GPE.
Chi siamo
ONE è un’organizzazione sostenuta da oltre 9 milioni di membri, dei quali 70,000 italiani, che opera con campagna e attività di sensibilizzazione per combattere la povertà estrema e le malattie prevenibili, soprattutto in Africa. Apolitica, ONE mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e a lavorare di concerto con i leader politici per combattere l’AIDS e le malattie prevenibili, aumentare gli investimenti per l’agricoltura e l’alimentazione e garantire maggiore trasparenza nei programmi di lotta alla povertà.
Programma “Youth Ambassador”
Gli ambasciatori ONE sono un gruppo di giovani volontari estremamente motivati, selezionati tramite bando pubblico, che conducono attività di sensibilizzazione in tutta Europa per porre fine alla povertà estrema. Sollecitano un impegno concreto dei responsabili politici, lavorano con i mezzi di comunicazione per aumentare la visibilità delle campagne ONE e incoraggiano il pubblico a sostenere le petizioni e le altre azioni ONE con attività online ed eventi locali.
#GirlsCount è la campagna mondiale promossa da ONE per sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che ad oltre 130 milioni di bambine in tutto il mondo viene negato l’accesso all’istruzione. Chiediamo a tutti i sostenitori di registrare un video, scegliendo un numero da 1 a 130 milioni, per contare ad alta voce ogni singola bambina. Ogni numero verrà poi montato in sequenza da ONE per creare il video più lungo del mondo. Se tutti i numeri fino a 130 milioni fossero montati insieme, ci vorrebbero più di otto anni per visionare l’intero video!