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Viaggiare Boston

Boston abbonda di public art di ogni sorta. Trovarla è semplice, almeno nei quartieri centrali della città. In fin dei conti Boston è proprio la città che si gira a piedi. Ecco un assaggio!

Boston Common/Public Garden

Il più antico parco pubblico d’America  con il suo vicino famoso per la botanica, contiene una moltitudine di arte pubblica d’alto profilo ed anche meno famosa, includendo le famose statue di bronzo Make Way for Ducklings, il Monumento al Marinaio ed ai Soldati ed il 54th Massachusetts Memorial. La scultura che commemora la Guerra Civile ed il ruolo del 54° reggimento, il primo dell’esercito americano completamente composto da soldati di colore  e del suo comandante Robert Gould Shaw. L’autore – il famoso sculture Augustus Saint-Gaudens – impiegò circa 14 anni per completarlo e fu inaugurato nel 1897. Le sculture di mamma anatra e dei suoi anatroccoli s’ispirano al libro del 1941 di Robert McCloskey’s e presentano l’anatra Mrs. Mallard seguita dai suoi piccoli Jack, Kack, Lack, Mack, Nack, Ouack, Pack e Quack. Benchè siano piccole in una città rinomata per i suoi grandi monumenti ed i suoi edifici storici, le anatre occupano un posto speciale nella cultura bostoniana e sono rinomate in tutto il mondo.  Quando le squadre sportive di Boston giungono in finale e passano alla stagione successiva,  è orami usanza trovare le statue travestite con sciarpe e maglie dei Patriots o Red Sox.

Copley Square

La famosa piazza che già porta il nome di un artista, il pittore John Singleton Copley, ospita di tutto dalle sculture di bronzo e di marmo a monumentali architetture quali la chiesa romanesca Trinity Church e l’edificio in stile rinascimento delle belle arti della Boston Public Library. Curiosamente su questa piazza che segna anche il traguardo della famosa Maratona di Boston, si trova la statua bronzea della Lepre e della Tartaruga dell’artista Nancy Schön (1993), simbolo di duro lavoro e resistenza, idolatrata da tutti i bambini.

Commonwealth Avenue Mall

La lunga distesa di oltre 12 ettari che attraversa Back Bay sembra un grande boulevard parigino, Memoriali e statue costellano la lunga passeggiata di 2 km che termina nel suo lato orientale al Public Garden. Sulla Mall si trovano i seguenti monumenti:  Statue of Samuel Eliot Morison  storico del mare creata da Penelope Jencks e dedicata nel 1982. Boston Women’s Memorial creata da Meredith Bergmann , Statue of Domingo F. Sarmiento creata da Ivette Compagnion e dedicata nel 1973. Il Monumento all’esploratore Norse  Leif Eriksson creata da Anne Whitney e dedicata nel  1887. Si trova anche Il Memoriale dei vigili del fuoco, che è stata installata qui nel 1987 in memoria delle 9 vigili del fuoco che hanno perso la loro vita combattendo contro il fuoco al Vendrome Hotel di Boston nel 1972. Questa scultura in bronzo, creata da Ted Clausen e Pietro Bianco, è una struttura a forma di mezzaluna che abbraccia la terra. All’interno dove ci sono le incisioni che illustrano gli eventi dell’incendio. Si trovano un cappello e una giacca da vigile del fuoco avvolti sulla parte superiore del memoriale.

Singoli pezzi sono degni di nota in altre zone: la gigantesca teiera del 1870 alla  Boston City Hall Plaza, per esempio. Una delle prime insegne pubblicitarie animate degli Stati Uniti: questa deliziosa teiera che emana vapore, creata per promuovere la  Oriental Tea Company nella vecchia Scollay Square di Boston del 1870,  divenne la vera storia del secolo quando venne indetto un concorso e posto il quesito sulla sua capacità. Sollevò immensa sorpresa quando fu pubblicamente riempita per determinare la giusta risposta: “227 gallons, 2 quarts, 1 pint, 3 gills” , oltre 860 litri! La teiera è sopravvissuta al rinnovo urbano così da continuare ancora oggi ad emettere vapore.

Infine la Scarlett O’Hara House al 3 Rollins Place a Beacon Hill. Dietro ad una cancellata di ferro ed ai lampioncini a gas in una strada senza uscita di una via privata pavimentata a porfido antico, fiancheggiata da antiche dimore di mattoncino rosso appare questa sorpresa: una casa in stile Greek Revival a colonnato, su due piani. O così almeno sembrerebbe. Subito fu ribattezzata “Scarlett O’Hara House” per la somiglianza alla magione della Plantation House di Tara nel film del 1939 “Via Col Vento.” Di fatto non è una casa ma una falsa facciata, una scultura elaborata. “The charming house front is merely a wooden facing to a brick wall,” spiegò George F. Weston Jr. nel suo libro del 1957 “Boston Ways: High, By and Folk.” Il suo scopo umano nonchè prosaico è di tenere la gente distratta che passeggia, distante dalla scarpata di 12 metri che si trova sul retro.

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Gianluca Pignataro

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